DIVERSITA’ COME RICCHEZZA

L’iniziativa inventata da una maestra di Udine per insegnare che diverso è bello nell’anno del Covid ha un valore in più: quello di farci sentire meno soli.

Quest’anno più di sempre ci sentiamo tutti calzini spaiati e ci sentiamo un po’ soli. Però come i calzini non perdono mai la speranza di ritrovarsi, così noi non vediamo l’ora di ritrovarci, riabbracciarci e stare di nuovo insieme!”. Il 5 Febbraio, è stata la Giornata dei CALZINI SPAIATI. Una ricorrenza strana ma divertente, unisce tutti coloro che perdono i calzini in lavatrice o sotto al letto e non riescono più a riaccoppiarli. Ma l’obiettivo della Giornata non è solo far sentire meno soli quanti ogni giorno sperimentano l’affannosa ricerca di un paio di calzettoni dello stesso colore. Bensì diffondere tra grandi e piccini lo spirito dell’amicizia e dell’accoglienza, sensibilizzandore sull’autismo e su altre diversità, per promuovere il messaggio “diverso è bello”, è importante guardare all’altro senza giudicare, imparando a considerarlo speciale proprio per la sua unicità.

Bimbi ed educatrici al Nido

Diversi tra loro….

… perfetti  insieme !

 

                    I bambini della Scuola dell’Infanzia

Tu non sei come me, tu sei diverso.
Ma non sentirti perso.
Anch’io sono diverso, siamo in due.
Se metto le mie mani nelle tue
certe cose so fare io ed altre tu
e insieme sappiamo fare anche di più
Tu non sei come me sono fortunato
Davvero ti sono grato perché non siamo uguali
vuol dire che tutti e due siamo speciali.

 

Bambini e ragazzi della Scuola Primaria

C’era una volta un vento allegro che amava scombussolare le cose. In particolare gli piacevano moltissimo gli stendini sui balconi. In verità aveva una passione sfrenata per gli stendini con appesi i calzini colorati.

Calzini rossi, gialli, verdi, a pois, a rombi, con gli orsetti con le rane, con le stelle, con un buco… Quando vedeva tutti quei calzini impazziva dalla gioia e con un turbinìo li faceva svolazzare di qua e di là. Gli piaceva spaiare i calzini e avvicinare poi le righe alle stelle, le rane ai maialini, i pois alle spirali creando una sorta di allegro arcobaleno.

 

Quando ciò succedeva i calzini inizialmente guardavano i nuovi compagni con un po’ di timore, con diffidenza…quando mai un pois poteva fare amicizia con una stella, o quando una striscia poteva legare con un gregge di pecorelle? I primi sguardi erano sempre di sospetto, ma presto anche i calzini si accorgevano di quanta allegria creava la loro differenza e di quanto fosse bello avere come amico qualcuno di così diverso da se stessi.  Il vento li osservava da lontano e, senza che nessuno potesse vederlo, sorrideva”.