“A scacchi gioca sempre contro i pezzi dell’avversario,

piuttosto che contro di lui!” (S.  Gligoric)

 

Anche alle Aportiane, da qualche anno, abbiamo dato vita al Progetto “Scacchi a Scuola”: l’obiettivo principale è stimolare i ragazzi livello caratteriale ed educativo, migliorandone l’apprendimento e la logica, senza smettere di divertirsi.

È risaputo che tale disciplina migliora le capacità di concentrazione con benefici anche nell’elaborazione di contenuti anche per le diverse materie scolastiche.

«Lo stesso Parlamento Europeo riconosce che il gioco degli scacchi può contribuire alla coesione sociale e a conseguire obiettivi strategici quali l’integrazione sociale, la lotta contro la discriminazione e la lotta contro le diverse dipendenze; inoltre, indipendentemente dall’età dei ragazzi, il gioco degli scacchi può migliorare la concentrazione, la pazienza, la perseveranza e può sviluppare il senso di creatività, l’intuito e la memoria oltre alle capacità analitiche e decisionali. Gli scacchi insegnano inoltre determinazione, motivazione e spirito sportivo».

 

Per ulteriori informazioni: Scacchi a scuola

 

 

Di seguito riportiamo un breve stralcio.

 

In sostanza, il gioco degli scacchi agisce positivamente su molteplici aspetti formativi:
1) Aumento delle capacità di attenzione e concentrazione;

2) Sviluppo della tendenza ad organizzare il proprio studio o lavoro secondo un piano preordinato, quindi una maggiore pianificazione delle proprie attività;

3) Crescita delle capacità di previsione e di visualizzazione;

4) Rafforzamento delle capacità di memorizzazione;

5) Spinta ad un maggiore impegno formativo;

6) Conquista di maggiore spirito decisionale;

7) Maggiore efficienza intellettiva;

8) Aumento della creatività;

9) Sviluppo della logica astratta e della visione sintetica;

10) Migliore socializzazione;

11) Autocontrollo;

12) Capacità di lavorare in silenzio;

13) Osservazione globale e meditazione;

14) Rispetto dei limiti di tempo e spazio;

15) Possibilità di misurarsi con i propri avversari in senso intellettivo e mai fisico;

16) Visione più obiettiva della propria persona e delle proprie capacità (negli scacchi i fattori aleatori sono praticamente nulli.